Cosa hanno in comune Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino? Che sono le nove città italiane scelte dall’Unione Europea per partecipare alla «EU Cities Mission», il progetto che mira a creare un gruppo di 100 città a cui ispirarsi per i cambiamenti del futuro, focalizzandosi sull’evoluzione in Smart Cities e sul diventare neutrali dal punto di vista climatico.
Le città in prima linea per raggiungere l’agenda 2030 sul clima
Le città possono giocare un ruolo fondamentale nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, che è il principale obiettivo del Green Deal europeo.
Le aree urbane, infatti, ospitano il 75% dei cittadini dell'UE: oggi consumano oltre il 65% dell'energia mondiale e rappresentano oltre il 70% delle emissioni globali di CO2. Di conseguenza, trasformare le città significa fare già una grossa parte del lavoro necessario per la transizione verde.
Partendo allora dall’operato virtuoso che alcune città stanno già mettendo in campo, la Commissione Europea ha deciso di selezionare 100 città "pilota" in tutta l’Unione che anticiperanno gli obiettivi al 2030, fornendo così l’esempio per tutte le altre città europee, agendo come centri di sperimentazione e innovazione. «Oggi la transizione verde si sta facendo strada in tutta Europa. – ha commentato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione – Ma c'è sempre bisogno di pionieri, che si pongano obiettivi sempre più alti. Queste città ci stanno mostrando la strada per un futuro più sano. Li sosterremo su questo! Mettiamoci subito al lavoro».
Il progetto EU Cities Mission è sostenuto con 360 milioni di euro provenienti dai finanziamenti per il programma Horizon Europe per il periodo 2022-23: le città coinvolte potranno utilizzarli per avviare il percorso verso la neutralità climatica, investendoli per la mobilità pulita, l'efficienza energetica e la pianificazione del verde urbano; in più potranno creare iniziative congiunte con altre città, oppure e intensificare le collaborazioni già attive per altri programmi dell'UE.
Net Zero e Smart Cities: come diventeranno le città nel futuro?
Se pensiamo al 2030 – e quindi poi al 2050 per tutta l’Europa – abbiamo davanti un periodo relativamente breve in cui accadranno grandi cambiamenti: le città, infatti, saranno ripensate per essere più a misura dell’uomo e dell’ambiente, offrendo servizi che siano non solo sostenibili, ma innovativi ed efficienti e, in definitiva, modellando anche il nostro stile di vita.
Nel brevissimo periodo, vediamo come già solo il fatto di partecipare alla EU Cities Mission offra già dei benefici alle città selezionate:
- Le città diventano attrattive per nuovi finanziamenti e investimenti
- entrano a fare pare di reti di coordinamento nazionale, ottenendo così opportunità di networking, di scambio di esperienze con le altre città partecipanti
- possono coinvolgere i propri abitanti in progetti di cittadinanza attiva, rendendoli partecipi del processo decisionale
- ottengono immediatamente un ritorno in fatto di visibilità, che si traduce anche in uno stimolo a livello turistico
- possono usufruire dell’assistenza del programma NetZeroCities che offrirà consulenza su tematiche trasversali: grazie a una piattaforma dedicata, potranno aderire a progetti pilota e beneficiare di fondi extra
Infatti, le città che hanno partecipato al bando sono state ben 377 in tutta Europa: si tratta di un’ottima notizia, perché ciò significa che molte città si stanno già facendo trovare pronte e preparate al cambiamento. Per sostenere anche queste città rimaste fuori dalla selezione, l’Unione Europea sta predisponendo nuove forme di sostegno, cominciando con nuovi fondi nell'ambito del programma Horizon Europe.
Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, vede nelle città un grande potenziale: «Le città sono in prima linea nella lotta contro la crisi climatica. Che si tratti di rendere più ecologici gli spazi urbani, affrontare l'inquinamento atmosferico, ridurre il consumo energetico degli edifici o promuovere soluzioni di mobilità pulita: le città sono spesso il fulcro dei cambiamenti di cui l'Europa ha bisogno per riuscire nella nostra transizione verso la neutralità climatica».
Che siamo davvero ai blocchi di partenza di cambiamenti epocali? Noi speriamo e crediamo davvero di sì.