Stando sempre in casa e dovendo organizzare molti più pasti a settimana del solito, ci siamo accorti che finiamo per sprecare un’importante quantità di cibo. Già, magari le uova si nascondono sotto gli ortaggi, oppure quella salsa così buona finisce nell’angolo più remoto del frigo, o ancora le arance conservate sul balcone non resistono alle lunghe attese a cui le costringiamo e così, semplicemente, ecco che finiscono tutte nella pattumiera senza essere passate dai nostri piatti.
Sicuramente qualcosa possiamo farla, per mettere fine allo spreco di cibo e goderci tutta la nostra spesa.
Lo spreco di cibo in Italia: una situazione di paradossi
Vediamo a che punto siamo in Italia: dai risultati dell’indagine “Cibo e innovazione sociale” condotta da Fondazione Feltrinelli in collaborazione con l’Osservatorio permanente CIRFOOD negli ultimi mesi del 2020, scopriamo che ogni persona spreca 27,5 kg di cibo all’anno mentre lo spreco alimentare di un punto vendita si aggira intorno alle 220mila tonnellate all’anno, che corrispondono a circa 2,89 kg all’anno per persona.
Una quantità considerevole, insomma, che ha un certo peso anche sul portafogli di ognuno di noi: non è un caso che in questo periodo di crisi si presti maggior attenzione al problema dello spreco alimentare, che già esisteva ma oggi si ripropone con più forza.
Questa situazione si riflette anche su un’alimentazione scorretta che porta le persone verso la strada dell’obesità: mangiare male, sprecare il cibo anziché consumarlo fresco (in special modo gli ortaggi) porta al paradosso di una popolazione in sovrappeso o addirittura obesa da un lato e denutrita dall’altro:
- Sempre la stessa ricerca di Feltrinelli e CIRFOOD evidenzia che il tasso di persone sovrappeso in Italia è del 54,6% per gli uomini e del 36,1% per le donne
- il tasso di obesità invece è dell’11,3% per gli uomini e del 10,3% per le donne
- secondo il report di ottobre 2020 di Save the Children, per contro, è probabile che nel 2020 ben 1 milione di minori in più sia scivolato nella povertà assoluta, il doppio rispetto a quelli del 2019. Questa condizione, unita alla chiusura delle scuole, si riflette sui bambini delle famiglie più vulnerabili non solo dal punto di vista della continuità degli studi, ma anche della nutrizione, che prima in qualche modo era assicurata dalle mense scolastiche
Insomma, imparare a non sprecare e a utilizzare al meglio ciò che si compra è fondamentale non solo per chi si trova con cibo in eccesso, ma soprattutto per chi deve mettere in tavola pranzo e cena con risorse risicate.
Come evitare lo spreco alimentare: conservare il cibo al meglio è fondamentale
Limitare lo spreco di cibo è un obiettivo che tutti ci possiamo porre: nel nostro piccolo siamo in grado di fare molto, diffondendo poi anche le buone abitudini a familiari e amici e creando così un circolo virtuoso. In effetti, come dicevamo in apertura, questo tema ha maggior attenzione anche a causa dei lock-down: quei 27,5 kg di spreco di cibo possono – da un’altra prospettiva – essere visti come una buona notizia, dato che si tratta dell’11,78% in meno rispetto al 2019 (qui il report dell’Osservatorio Waste Watcher), ma non è un miglioramento sufficiente.
Vediamo, nella pratica, come evitare lo spreco alimentare e come conservare il cibo perché duri più a lungo:
- Pianificare il menù settimanale: sembra un’operazione noiosa decidere in anticipo cosa si mangerà per tutta la settimana, ma così facendo si risparmiano soldi, innanzitutto, e il tempo che solitamente poi si passa guardando il frigo con aria sconsolata e pensando cosa mangio oggi? Sarai in buona compagnia, oltretutto: sempre Waste Watcher ci dice che più di 1 italiano su 3, il 36%, compila sistematicamente una lista della spesa basata sul menu settimanale
- Fare la spesa in maniera intelligente, che vuol dire molte cose insieme: comprare periodicamente alimenti a lunga conservazione e un giorno per l’altro gli alimenti freschi, solo nelle quantità necessarie nel breve periodo; ma anche seguire religiosamente la lista fatta in precedenza e – piccolo trucco – non fare la spesa quando si ha fame
- Sistemare la spesa nel frigo al meglio, ogni cibo al suo posto. Nel ripiano più basso, generalmente a 0° C, dovremo mettere carne rossa, pesce e pollame, mentre frutta e verdura vanno riposte negli appositi cassetti dove la temperatura è intorno ai 2°gradi. Ancora, negli scomparti della porta del frigorifero meglio sistemare uova, latte, acqua, formaggi e marmellate
- Ogni alimento ha il suo contenitore: in generale, dev’essere più piccolo possibile in modo che contenga meno aria, che porta ad ossidazione e invecchiamento del prodotto. È bene poi non abusare di pellicole di plastica per chiudere i piatti con gli avanzi, ma prendiamoci quel minuto per recuperare un contenitore in vetro dove trasferirli
- Altra cosa importante da sapere è di non trasferire cibi ancora tiepidi in frigo: lasciamo che si raffreddino fuori dal frigo, altrimenti aumenteremo la temperatura di quest’ultimo rovinando tutto il resto dei cibi contenuti
- Ricordatevi anche di posizionare davanti, a portata di sguardo e di mano, i prodotti in prossimità della scadenza e dietro i cibi appena acquistati o più freschi
Metti già in pratica tutti questi consigli e vuoi fare un passo avanti?
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La tecnologia è un’altra arma per evitare lo spreco di cibo
Per adesso il suo peso è ancora limitato, ma la tecnologia sta facendo passi da gigante nella direzione spreco zero:
- Ci sono aziende che si occupano di nuove tecnologie per conservare il cibo: si va dai frigoriferi che avvisano quando il cibo è in scadenza, ma lo stesso fanno anche delle confezioni singole, fino a speciali pellicole di materiale organico che avvolgono e proteggono il cibo
- Le startup che si occupano di redistribuire il cibo in scadenza o di migliorare la filiera distributiva a partire dalla produzione o, ancora, di produrne in quantità maggiori anche con tecniche avveniristiche ormai non si contano più: lo spreco di cibo è una delle frontiere del prossimo futuro
- Esistono ormai molte app che aiutano a recuperare il cibo in scadenza o che sta per essere gettato: sono miliardi i pasti recuperati in questi anni, destinati anche a chi non potrebbe accedervi altrimenti
Lo spreco di cibo è una questione su cui dobbiamo sempre più concentrarci: sono in gioco aspetti sociali, di equità e di distribuzione delle risorse, non solo i nostri conti familiari a fine mese.
Evitarlo e imparare a regolarci in maniera diversa sono i primi passi da compiere.
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